IX Mostra fotografica Premio Scuola di Paesaggio Emilio Sereni 2022 FOTOGRAFARE LA TRASFORMAZIONE

Le serie fotografiche premiate al IX Concorso fotografico della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni 2022 sono state quelle di Mauro Lena Chimera Venezia-Monaco di BavieraValterio Ferrari Effetti collateraliDavide Squarcina Un succedersi di modernitàClaudio Panciroli Il nuovo acquedotto Giulia Pecchini Le strade del Nord.

Le fotografie sono state esposte in mostra dal 23 agosto al 30 settembre 2022 presso gli spazi espositivi del Museo Cervi di Gattatico, Reggio Emilia.

Un succedersi di modernità di Davide Squarcina

Una materialità fatta di cemento e metallo che incombe sulla campagna, così appare il ponte autostradale percorrendo a piedi l’argine che costeggia il borgo di case abbandonate. Fino ad una quindicina d’anni fa il tratto di fiume era caratterizzato dalle arcate in trachite e mattoni del ponte ferroviario della linea Treviso-Ostiglia, costruita negli anni ’40 e dismessa nel 1967. La modernità aveva dunque già attraversato questi territori ma per le linee ferroviarie periferiche la vita era stata breve; le campagne dimenticarono presto il rumore e i fumi delle motrici a gasolio, mentre la vegetazione inglobava il tracciato ferroviario, trasformandolo in un’intricata siepe rettilinea che lasciava intravedere qua e là tratti di binario mai completamente smantellati. Poi, nel 2012 i manufatti si erano moltiplicati: il ponte strallato, una strada di collegamento e un casello. Il ponte ferroviario che aveva superato indenne i bombardamenti della seconda guerra mondiale è stato completamente demolito, rimangono le case in rovina lambite dall’autostrada

Nell’ambito delle iniziative collegate alla Scuola di Paesaggio di Emilio Sereni 2022 Paesaggio e Viabilità sarà possibile anche visitare Vignola e il suo territorio. Paesaggi del passato e del presente a cura di Marcello Graziosi e Achille Lodovisi, un prezioso lavoro di ricerca, indagine e documentazione fotografica su profonde trasformazioni paesaggistiche: “Come mostrano i raffronti fotografici, nel contesto vignolese è quasi impossibile isolare l’impronta paesaggistica prodotta dalla viabilità in epoca contemporanea in quanto strade, percorsi, ferrovie e altre infrastrutture si intrecciano strettamente con diversi fattori di profonda trasformazione agenti nel complesso fenomeno dell’urbanesimo. In questo contesto anche il corso del fiume Panaro, elemento essenziale del paesaggio vignolese, è stato ed è tuttora soggetto a metamorfosi sconvolgenti, che ammantano la comparazione delle immagini con un velo lacerato, rendendone impossibile l’oblio, contribuendo in modo decisivo alla trama di quella “storia emozionale”, che prende forma solo se la si guarda”.

1935 – Veduta del fiume Panaro all’altezza del Ponte Muratori di Vignola. A seguito di rilevanti lavori di imbrigliamento, l’alveo è sprofondato di una decina di metri, il fiume dall’ampio orizzonte è scomparso

Una finestra sul tempo, mostra fotografica curata da Alessandra Curotti e Fabrizio Frignani, con l’importante collaborazione e contributo delle associazioni, che propone un confronto di luoghi dell’Appennino con immagini attuali e del passato per comprenderne evoluzioni e storie e che vuole essere l’avvio di un progetto per un Osservatorio-archivio-fotografico del Paesaggio dell’Appennino Reggiano “perché affacciarsi sul paesaggio è come intraprendere un viaggio nel tempo, dove ognuno di noi può ritrovare la propria storia“.

www.istitutocervi.it

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